Serving the Children of the World


Veniamo da lontano e camminiamo sulle orme dei giganti.

Siamo in tanti e guardiamo nella stessa direzione. Siamo il club Kiwanis.

Una consolidata realtà del nostro territorio che si inserisce in una più ampia, di tipo regionale, nazionale, europeo e infine mondiale e che si concretizza in circa 16000 club ( 144 in Italia ) in 82 paesi ed aree del mondo per un totale di 600.000 soci.

Ci vorrebbero dieci città grandi come la nostra Foligno per contenerci tutti mentre è incommensurabile lo spirito di servizio che anima tutta la piramide gerarchica attivando risorse, competenze ed esperienze che movimentano un network mondiale di talenti che, come un onda lunga, lambisce territori disagiati, persone svantaggiate e marginalità sociali dove, in percentuale maggiore, donne e bambini vivono realtà fortemente deprivanti e lesive della dignità umana fornendo il triste spettacolo di una società in-civile.
I nostri club sono li, dove la mancanza di opportunità strangola i progetti di vita e di riscatto sociale, dove le malattie endemiche proliferano e negano la sopravvivenza, dove l’esclusione alimenta l’invidia sociale e l’ignoranza è madre di rassegnazione e sconfitta, dove un contesto geografico e sociale negano l’infanzia ad un bambino.
A loro, i bambini, riserviamo la centralità dei nostri progetti perché sono i destinatari privilegiati del nostro impegno e della nostra attenzione, sono bene primario e per questo offriamo loro cura e tutela.
Nel nostro contesto geografico a forte vocazione consumistica, dipendenza tecnologica e devianza affettiva cerchiamo di ripristinare il primato dei valori morali sui beni superflui, la cura dell’ambiente, la riflessione su temi di attualità e sui fenomeni sociali emergenti con l’unica premura di migliorare la qualità della vita attraverso l’ascolto ed il confronto, consapevoli che il buon esempio è la più alta forma di autorità.

La nostra storia

IL KIWANIS nasce a Detroit nel 1915 in seguito all’esigenza di scambio di servizi legati al mondo degli affari.
Pochi anni dopo a Cleveland, con il primo congresso, vengono poste le basi per un organizzazione internazionale ed il termine Kiwanis assume l’accezione di “ conoscersi meglio” ossia di intensificare rapporti stabili di amicizia e collaborazione.

Nel 1920 il congresso di Portland adotta il motto ufficiale “We build” (noi costruiamo), segnando ancora più fattivamente l’operato dell’associazione.
Nel 1924 a Denver si parla di Kiwanis International attribuendogli una più ampia connotazione e una più tangibile diffusione.
Nel 1963 a Vienna nasce il primo club kiwanis d’Europa.
Nel 1987 il club apre alle donne e un anno dopo il motto We build viene affiancato da un altro Serving the cildren of the word (assistiamo i bambini del mondo) dando ulteriore imput all’opera di volontariato e sostegno nell’ottica tanto cara al club di fare altri quello che vorresti che gli altri facessero per te.

82

Paesi


Il Kiwanis è presente in 82 Paesi ed Aree geografiche con oltre 16.000 club
600

Mila Soci


Ogni anno più di 18.5 milioni di ore di volontariato offerte nelle comunità kiwaniane di tutto il mondo
150

Mila Progetti


Il numero di progetti che ogni anno, i club del Kiwanis sponsorizzano per l’infanzia nel mondo
106

Anni di Esperienza


Il Kiwanis Club nasce a Detroit nel 1915 all'insegna di amicizia e collaborazione

NUN-KEE-WAN-NIS

Questa espressione, come sillabata, dell’idioma della tribù indo-americana degli Okipei, contraendosi, è diventata Kiwanis, nome del nostro club e permette varie sfumature di significato, dal conoscersi meglio al camminare insieme, dal progettare in sinergia a BUONA GIORNATA.

In quest’ultimo significato che, tra l’altro, è il saluto più diffuso nel mondo, si condensa forse lo spirito più semplice e profondo del nostro club . BUONA GIORNATA...Come quando c’è il sole, come quando siamo al sicuro, come quando abbiamo cibo e salute, come quando abbiamo un cuore grande ed una casa per contenerlo, come quando la felicità ce la sentiamo addosso e naturale è il dovere-desiderio di distribuirne un po’ agli altri.